La tutela dell'acqua e il modello Texas

La tutela dell'acqua e il modello Texas

Giovedì, 20 agosto 2009 - Il Giornale di Vicenza

CONVEGNO USA. Nel Vicentino 4.400 grotte.

Il congresso mondiale degli speleologi, svoltosi a fine luglio nella Schriver university di Kerrville (Texas) sulla tutela e la valorizzazione del bene acqua, ha fatto germogliare molti paragoni tra lo Stato americano e l'Altopiano di asiago. A destare curiosità c'è che il catasto grotte del Texas raccoglie circa 6 mila cavità, quando la sola provincia di Vicenza ne annovera ben 4.400. A destare invece serie riflessioni sono i grossi investimenti fatti dal Texas per tutelare l'acqua, risorsa vitale per l'area, con due obiettivi specifici: mantenere e ricaricare il grande serbatoio sotterraneo e non secondariamente per impedire che problemi di calo della falda favoriscano l'ingerenza di acque con contenuto salino; il golfo del Messico è a poca distanza. L'area in cui si verificano precipitazioni meteoriche, l'Edwards Plateau, a monte degli acquiferi, è oggetto di difesa strenua proprio perché è la sola possibilità di rimpinguare la falda freatica, un po' come avviene nel sistema idrogeologico Altipiano di asiago e risorgiva di Oliero.

Nell'altopiano di asiago sono state censite circa 2.200 cavità naturali. Una vera manna per quanto concerne la raccolta di acqua piovana immediatamente tesaurizzata nel sottosuolo. Ma anche una spada di Damocle, perché dette cavità sono diventate discariche attraverso le quali percola l'acqua. Un esempio eclatante è il Brutto Buso in località Turcio, un abisso di quasi 100 metri di profondità, riempito per quasi tre quarti: un immondezzaio. Poi ci sono le malghe (203 sull'altipiano) molte delle quali non dispongono di scarichi a norma, il pascolo intensivo e le zone di forte assorbimento affatto poste sotto tutela così come fanno invece i cugini francesi nell'omologo altopiano di Vercors nell'Alta Savoia.

Oltre alla volontà politica, necessitano forti investimenti che potrebbero rinvenire dalle province contermini (Padova, Rovigo e Ferrara) che hanno chiesto di poter beneficiare delle acque vicentine.

(a firma di Giancarlo Marchetto)