Inquinamento, sorgenti sorvegliate speciali

Inquinamento, sorgenti sorvegliate speciali

Mercoledì, 16 dicembre 2009 - Il Giornale di Vicenza

Il Gruppo speleologico ha compilato una mappa dei siti maggiormente a rischio. Preoccupazioni sulla discarica: «In 24 ore il percolato potrebbe raggiungere Oliero e quindi i rubinetti del Veneto»

Oltre cento sorgenti censite nell'Altopiano. Obiettivo: mappare i percorsi dell'acqua per tutelare al meglio la risorsa. Ma il Gruppo speleologico dei Sette Comuni non si limita a questo e torna ad avvertire:«La discarica del Melagon può inquinare. Nel giro di 24 ore l'inquinamento possono arrivare fino ad Oliero».

Il gruppo è al lavoro sull'Altopiano dal 1997 da quando ha preso avvio un lavoro titanico; L'atlante delle sorgenti d'acqua dell'Altopiano dei Sette Comuni. Un progetto che, oltre a realizzare un censimento sistematico delle sorgenti, intende compiere una rilevazione di tutti i manufatti legati alle sorgenti (fontane, abbeveratoi, lavatoi). Il tutto per creare un punto di riferimento alla difesa del bene acqua.

IL PROGETTO. Il progetto delle sorgenti, compiuto di recente, nasce dalla costola di altre iniziative che il gruppo sta già compiendo. E cioè le il catasto grotte. È importante verificare la qualità del sistema carsico perché è fortemente connesso. Questo significa che un inquinamento compiuto a chilometri di distanza è in grado di finire nelle falde e, quindi, nei rubinetti di mezzo Veneto. Fino ad ora sono stati già individuati un centinaio di sorgenti verificando altresì l'esistenza di quelle già rilevate nel 1911.

OBIETTIVI. Il gruppo ha anche realizzato un laboratorio per le analisi chimico-fisiche e batteriologiche delle acque che rilevano perché è indispensabile individuare la presenza di inquinanti nelle acque sorgive e capire queste da dove provengano. «È importante - spiano i responsabili del gruppo speleologico - conoscere in tempo i problemi che possono sconvolgere irrimediabilmente aree del nostro altopiano e contrastarli con modalità valide e propositive».

DISCARICA. Una pianificazione che riguarda anche la discarica di Melagon in territorio comunale di asiago. La discarica di rifiuti urbani è stata realizzata negli anni '90. Il Gruppo speleologico si era opposto alla sua realizzazione per il pericolo di inquinamento delle acque proprio perché a pochi chilometri di distanza è presente il secondo sistema di risorgenti carsiche d'Europa, ovvero Oliero, che il Cnr ha definito "risorsa idrica per uso potabile, strategica, da preservare per le future generazioni". Il carsismo dell'Altopiano non permette un'azione di autodepurazione tanto che un inquinamento impiega 24 ore per trasferirsi dal suolo dell'Altipiano ad Oliero (ma l'acqua ora risulta di ottima qualità) contro i 50-60 giorni che necessiterebbe per la scomparsa fisiologica. «In discarica il pericolo di inquinamento è dovuto al percolato - spiegano - e dal conferimento nell'indifferenziato incivile di una notevole gamma di prodotti. Un esempio? Una semplice pila allo zinco inquinerà da 5 a 30 metri cubi d'acqua».

Gerardo Rigoni