Lavo e penso che...
Considerazioni del Giacomo
Sono appena rientrato dal pranzo di capodanno a casa di mio zio Euclide e della zia Flora, lassù si mangia sempre divinamente, sono strapieno e non ho voglia di fare niente.
Appena parcheggio la macchina in cortile mi passa per la testa una strana idea, devo assolutamente fare qualche cosa altrimenti mi rincoglionisco a vita. Apro il portone del garage e guardo quel mucchio di attrezzatura speleo infangata da giorni, sparsa sul pavimento: ma si,va, adesso la porto di sopra e faccio il "bucato"!
E' incredibile ma mentre lavi la "roba", sarà per l'odore di grotta intriso in ogni cosa, forse il fango, la mente non riesce a non essere la, dentro la grotta e così mentre sciacquo e risciacquo penso all'anno appena trascorso: al Gruppo con sempre addosso una gran carica esplorativa, malgrado tutto, alla Giasara che ci ha onorato con la sua maestosità e si lascia piano piano esplorare da noi, al Bertiaga che deve ancora dirci dove si trova la prosecuzione, l'Abri Sassi che adesso è un po' più largo e che a braccia aperte ci attende; l'ultima nata, l'Hornloch al Monte Corno che ne sono certo prima o poi ci regalerà un'altra emozione, visto che ultimamente la nostra tenacia viene sempre premiata.
Penso anche che nel 2011 non sono stato poi così bravo a scrivere la cronache delle nostre uscite e così tiro fuori il mio computer e mi metto subito all'opera.
Le nostre imprese meritano di passare alla storia e questa semplice ragione mi da la carica per iniziare subito a narrare le nostre vicende.
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