Automatix,la saga continua
Partecipanti: Jack, Nino
Anche oggi siamo solo io e Jek e lui è reperibile. Scegliamo una grotta facilmente accessibile, poco profonda e dove prenda il telefono. L’Automatix fa al caso nostro. L’ultima volta, il giorno di Pasquetta, eravamo fermi davanti ad un laminatoio ostruito da qualche masso e da tanto pietrisco. che si lasciava illuminare per molti metri. Per iniziare lo scavo nel laminatoio decidiamo di eliminare subito un paio di enermi sassi che ci costringono a delle contorsioni e così facciamo usando l’Hilti. Eliminati questi la via diventa rettilinea e muniti di secchio, cazzuola e attrezzi vari scaviamo a turno sollevando con una carrucola il materiale su per il pozzetto fino all’esterno. Ci alterniamo sul fondo per diverse ore e tiriamo fuori una montagna di materiale. Alla fine della giornata il fondo del pozzo risulta trasformato, l’aria è aumentata sensibilmente e i primi due metri del meandro sono aperti. Torneremo presto.
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