Il ghiaccio sotto i pini mughi

Speleologia glaciale

Lo scorso inverno Loris notò una fessura in zona Galmarara che gli pareva promettente. Dato che ora la maggior parte della neve dovrebbe essersi sciolta in montagna propone di andare a cercarla assieme al figliolo Giacomino. Mus ricorda a grandi linee come raggiungere questo nuovo buso e lo realizziamo pure noi perché ci si ritrova ad attraversare, schivare e scavalcare pini mughi lungo un percorso di cui non sono in grado di ricostruire il minimo disegno. Tanto male però non va: è pur sempre una giornata di risate, sole ed essenze balsamiche. Perseverando i Mus finalmente si orientano e raggiungiamo la grotta! Ci rifocilliamo prima di cambiarci per l’esplorazione. Giacomino, il più entusiasta, è immediatamente pronto e si lascia scivolare nella fessura tra la roccia e la neve. La pendenza rende tutto simile agli scivoli ghiacciati di un parco giochi, manca però la scaletta per risalire... negli zaini ci sono trapano, punta e mazzetta ma la corda è rimasta in magazzino. Entriamo pure Loris ed io, ed una volta in piedi ammiriamo una spettacolare saletta di circa 3x4m pavimentata con scenografiche stalagmiti di ghiaccio. Lungo una parete colano stalattiti glaciali. La piccola grotta termina –per ora- con un meandro, torneremo per il rilievo e per placchettarla. Ben presto il freddo ha il sopravvento sullo stupore, almeno per me che se non mi muovo in continuazione ho i brividi pure in Abrisassi. Arrampicandoci lungo scivolose difficoltà usciamo meravigliati per la scoperta. A pochi metri dalla nuova grotta ne vediamo un'altra, con un enorme ingresso a pozzo da cui si scorge ancora ghiaccio. Ha già la propria placchetta, sembra strano dunque data la vicinanza tra le grotte che la nostra ultima esplorazione non risulti accatastata. Un' ipotesi potrebbe essere che la neve ne tappasse l'ingresso prima che le estati calde degli ultimi anni ne sciogliesse la quantità sufficiente per renderlo visibile.