"Puliamo il mondo" parte da una grotta

Venerdì, 23 Settembre 2005 - Il Gazzettino (articolo di Laura Pilastro)

Domenica 30 speleologi vicentini sull'Altopiano

Quando la speleologia si fonde con la salvaguardia dell'ambiente, a beneficiarne sono le grotte dell'Altopiano di Asiago . Domenica prossima un gruppo di 30 speleologi vicentini si metterà al lavoro per ripulire e riportare all'antico splendore una grotta nel comune di Gallio, denominata "Buso di Busafonda" (in località Campomulo). L'iniziativa vicentina si inserisce nell'ambito della tradizionale Giornata nazionale della speleologia 2005, che quest'anno si avvale anche della collaborazione di Legambiente e le sue giornate "Puliamo il Mondo".

Oggi e domani gli speleologi, su indicazioni della Federazione Speleologica Veneta, si dedicheranno all'allestimento dell'intervento, mentre domenica l'operazione di pulizia entrerà nel vivo. Ad intervenire saranno 5 "squadre" (il Gruppo Speleologico Settecomuni di Asiago , il Gruppo del Cai di Schio, il Gruppo Grotte G. Trevisiol Cai Vicenza, il Gruppo Grotte Cai Valdagno e il Gruppo Speleologico Padovano Cai Padova) coordinate da Corrado Corradin, presidente del Gruppo Sette Comuni e da Cesare Raumer presidente del Gruppo Grotte del Cai di Schio. Ad aiutare gli esperti ci saranno anche alcuni rappresentati della sezione vicentina di Legambiente.

La grotta da ripulire si trova un'area, quella carsica, che presenta per sua natura un alto grado di vulnerabilità alle sostanze inquinanti. Le zone in cui è presente un massiccio montuoso calcareo, infatti, sono caratterizzate da una circolazione di acque profonde relativamente veloce, con scarso potere autodepurante e nessuna capacità filtrante. Il risultato? L'acqua piovana che viene a contatto con le "sporcizie" depositate nelle grotte penetra nelle falde acquifere portando con sè le sostanze inquinanti, senza aver subito alcun processo di depurazione naturale.

«Le cavità dell'Altopiano di Asiago , luogo in cui si registra la maggiore concentrazione di grotte, sono spesso considerate delle vere discariche di rifiuti - racconta il presidente Corradin - Si tratta di rifiuti organici, come carcasse di animali, ma anche di rifiuti solidi urbani, come la plastica, il ferro, la carta e le batterie. Tutte sostanze che sono in grado di inquinare milioni di litri di acqua».

Il Buso di Busafonda è una delle 20 grotte vicentine che lanciano l'Sos inquinamento: è una cavità formata da un pozzo che scende fino a 40 metri in profondità. L'operazione prevede l'installazione di un cavo portante in acciaio che per ragioni logistiche deve essere lungo 50 metri.