Non é mai troppo tardi

Loch '87 - Bollettino Interno

Penso che, per chiunque vada in grotta, il fine ultimo sia quello di incappare in qualcosa di veramente importante, qualcosa per cui ci si possa sentire ripagati di tutto il tempo passato in un ambiente tanto ostile come quello del sottosuolo, scendendo corde, forzando strettoie, scavando, risalendo, rilevando. E cosa può ripagare di più della scoperta di un nuovo grande abisso?

Le notizie di nuove grandi esplorazioni nel sottosuolo che ogni anno vengono effettuate sia in Italia che all'estero ci ricordano che le grandi cavità ci sono un po' dovunque dove ci sia un terreno carsificabile, e dunque potenzialmente anche qui da noi.

E così di settimana in settimana, mentre stai entrando in una nuova grotta, pensi che forse questa sarà la volta buona.

Ma il tempo passa, e dopo quindici anni di esplorazioni la certezza che la grande scoperta prima o poi verrà, inizia un po' a vacillare e ti accorgi che pur andando in grotta sempre con la stessa voglia del primo giorno, sai che non avrai le grandi soddisfazioni che ti aspettavi; quasi sempre i cunicoli diventano impercorribili, i pozzi chiudono con frane inamovibili. Ed è così che impari ad accontentarti delle piccole soddisfazioni che ti può dare un'attività diventata quasi routine fatta di scoperte modeste e poco clamorose. D'altra parte pensi che non hai più vent'anni, tua figlia va già a scuola e i primi reumatismi presi in grotta si vanno facendo periodici. Così le grandi esplorazioni un tempo tanto agognate, lasciano al massimo il posto ad una visita a qualche grande cavità italiana, meta obbligata di tutti quanti fanno speleologia.
Poi, all'improvviso, quando meno telo aspetti, ecco che succede qualcosa: un buchetto, a prima vista insignificante, si rivela più interessante, più lungo, più profondo del solito. Certo non è ancora il grande abisso, ma le premesse ci sono. Ed è allora che una nuova carica ti pervade, ti scordi gli acciacchi, trascuri talvolta persino casa, famiglia, lavoro e ti immergi anima e corpo in questa nuova, anzi ritrovata voglia di scoprire: pozzi, gallerie, saloni enormi, laghi oscuri sono là sotto da sempre immersi in un buio eterno ed aspettano i tuoi passi.

Ed è allora che ti rendi conto che forse l'avventura che da sempre cerchi sta per cominciare. (P.R.)