Buso della Vallunga

Buso della Vallunga

Loch '87 - Bollettino interno

797 VVI BUSO DELLA VALLUNGA

  • Unità Morfocarsica VSC 9
  • Comune di Conco
  • Località: Vallunga
  • Longitudine 0° 50' 47"
  • Latitudine 45° 49' 54"
  • Quota: 1180 m. s.l.m.
  • Sviluppo: 389 metri
  • Dislivello: -160 metri

Il Buso della Vallunga viene per la prima volta esplorato e rilevato dall'Ass. XXX Ottobre nel 1967 (caverna delle frane). I Triestini scendono il primo grande pozzo fino a -40 m. circa senza trovare però ne' il meandro che va verso Est posto a monte della grande frana ne' la stretta fessura che immette nel secondo pozzetto sul lato Sud del camerone. Queste prosecuzioni vengono invece notate dal G.S. Proteo di Vicenza che alcuni anni dopo porta a catasto questa grotta esplorata allora fino a -50 m.

Sono gli anni in cui nasce il nostro Gruppo e il Buso della Vallunga, per noi voragine Puffele, è una delle prime grotte che scendiamo con le scale. Pensiamo sia una cavità ancora inesplorata. Giunti a -50 m. passiamo sotto ad un grosso masso e ci accorgiamo che la grotta continua con uno stretto cunicolo orizzontale che da un P.20.

Sul fondo del P.20 basta fare un po' di contorsioni per passare in mezzo al pavimento costituito da frana e dopo vari metri si può uscire su un P.30 che ci permette discendere fino a -100 dove la grotta finisce nuovamente con un tappo di frana. Passano una decina d'anni e cioè fino al 1984, anno in cui decidiamo di tornare al Buso della Vallunga con il corso di speleologia. Nell'occasione tentiamo di forzare la frana a -100 m. che dopo alcuni tentativi cede. Altro pozzetto fino a -120 m., altra frana che superiamo e altro pozzo da 30 m. Qui a circa -160 m. la grotta per noi finisce. Vi è in verità una strettoia larga pochi centimetri e lunga parecchi metri poco invitante, per cui desistiamo.

Note
L'ingresso è abbastanza ampio e permette alla luce di illuminare completamente il grande camerone che misura alla base circa 20 x 40 metri. Sul lato Ovest, risalendo per una decina di metri si accede ad un bel meandro lungo una quarantina di metri che però chiude. Sul lato sinistro del camerone scendendo lungo la frana si può notare uno stretto passaggio che dà su un pozzetto di qualche metro nel quale però non si può scendere, date le ridottissime dimensioni (fessura larga meno di 10 cm.).

Vari tentativi di scavo sono stati intrapresi nella parte Est del camerone ma senza risultati. Per quanto riguarda i pozzi la discesa si presenta piuttosto impegnativa in quanto alcuni passaggi sono piuttosto stretti. Tra il secondo e il terzo pozzo a -50 bisogna infilarsi con le gambe in un cunicolo orizzontale piuttosto stretto, lungo un paio di metri, che dà direttamente nel vuoto, per cui bisogna fare un po' di attenzione. Poi tra il terzo e quarto pozzo altro passaggio, stretto stavolta in mezzo a grossi massi di frana. Questo passaggio, in cui si deve strisciare per quattro cinque metri, presenta alcune curve a gomito, per cui il solo trasporto di un sacco di materiale risulta difficoltoso. Anche da qui si passa dallo stretto al vuoto con un bel frazionamento volante. Ricordiamo che nei due passaggi sopra descritti una barella non passa sicuramente e pertanto una eventuale operazione di soccorso presenterebbe notevoli difficoltà. Bisogna quindi stare piuttosto attenti in quanto anche il quarto pozzo scarica pietre regolarmente. La disostruzione della frana a -100 m. fu allora possibile grazie all'uso di paranchi con i quali fu sollevato e tenuto sospeso per parecchio tempo un masso di un paio di quintali che bloccava l'accesso al quinto pozzo. Poi, ad esplorazione conclusa i paranchi vennero rimossi per cui attualmente la grotta risulta nuovamente ostruita a -100 m. Continuando nella descrizione, alla base del quinto pozzo sul lato Nord-Est si nota un piccolo arrivo d'acqua proveniente da un rametto che dopo un paio di saltini ci risulta finisca. Si accede al sesto ed ultimo pozzo passando sotto ad un tappo di frana e si arriva così a -160 m. dove non sembra possibile proseguire visto le proibitive misure dell'ultima fessura.