Come ci troviamo ad essere speleologi

Loch '90 - '91 - Speleologia in Altopiano

La nostra passione cominciava ben 4 anni fa, quando ci limitavamo ad esplorare gallerie di guerra. Con l'uscita del Loch 87, il vedere che esisteva un'attività ben più impegnativa della nostra ci fece brillare gli occhi. Fu così che decidemmo di andare a vedere anche noi questi "busi" nascondendolo naturalmente alle nostre mamme che rimanevano a casa tranquille senza essere al corrente di quello che accadeva durante la nostra assenza. Cominciava così la voglia di conoscere nuove voragini, seguendo le indicazioni che trovavamo sulle cartine del C.A.I..

Iniziavamo quindi le uscite al Buso Zemblen, al Tanzerloch, al Giacominerloch, al Brutto Buso, all'abisso di M. Sprunch ed altre voragini che potevamo solamente guardare dall'alto in quanto mancavamo di adeguata attrezzatura e di allenamento.

Il biennio 89/90 ci vide investire, per le nostre attività, notevoli cifre in pile, zaini, vestiti da montagna, attrezzi quali picchetti, moschettoni da roccia, corde di canapa, cordine metriche, ecc. Successivamente, il 7 giugno 1990, localizzammo un buso, all'interno di una galleria sul m. Interrotto.

Dopo essere ritornati tre volte ed aver rilevato la sua profondità di 7 metri,

decidemmo il 21 ottobre, di scendere con le nostre limitate tecniche: infatti la nostra scaletta era artigianale con gli scalini in legno ricavati da una tavola. Per fortuna la discesa non presentò alcuna difficoltà in quanto non essendo assicurati in alcun modo, dovevamo fidarci solamente della scaletta. Arrivati sul fondo ammirammo le concrezioni calcaree, cosa che non avevamo mai visto prima, furono scattate alcune foto e raccolti alcuni campioni, ma la soddisfazione maggiore fu che riuscimmo a scendere in uno dei tanti "busi" senza un minimo di allenamento e senza l'aiuto di nessuno, con una scaletta "fatta in casa". Mesi dopo, la sera del giovedì tre gennaio andammo a vedere la mostra fotografica del G.S.S. allestita nella stazione delle corriere, conoscendo così Carli Giliano e Corradin Corrado, i quali ci invitarono, vista la nostra conoscenza e passione per la speleologia, a partecipare alle riunioni del giovedì e magari anche ad iscriverci. La nostra attrazione per le meraviglie del sottosuolo e il desiderio di poterle raggiungere ci spinse all'iscrizione e quindi ad entrare a far parte del G.S.S..
Antonio Rigoni Haus
Fabio Fronsaglia