Una cosa da tener presente

Loch 1977 - Organo Interno del G.S.S. - Anno I n. 0

Lo sviluppo disordinato delle zone urbane dell'Altopiano, ha portato, nel giro di pochi anni, alla degradazione sistematica delle falde freatiche. Le conseguenze più evidenti di questo stato di cose, si possono riscontrare nelle acque sorgive ai piedi dell'Altopiano. Oltre a un gusto poco gradevole, tali acque presentano un tasso di inquinamento molto elevato, derivante per lo più da liquami. Ciò avviene sia per l'inadeguatezza della rete fognaria, che per l'uso non corretto di fosse biologiche. Inoltre, e questo è l'aspetto che ci riguarda più da vicino, gran parte dei rifiuti di tutto l'Altopiano (compresi quelli causati dalla pulizia dei pozzi neri), vengono spesso scaricati nelle nostre voragini. Queste, altro non sono che i condotti più comodi seguiti dall'acqua nel suo percorso attraverso il ciclo carsico, dalla precipitazione in zona di assorbimento fino alla sorgente.

Inquinare tali condotti, equivale a compromettere le pur scarse funzioni filtranti del massiccio calcareo e tanto varrebbe svuotare le pattumiere direttamente nelle tubature dell'acquedotto.

Al punto in cui siamo, tutte le acque che escono alla base dell'Altopiano, devono e dovranno essere ben presto filtrate, compresa quella che in un futuro forse prossimo, sarà riservata anche a noi (previo qualche miliardo di spesa).

Tra le grotte più sfruttate come immondezzaio (e sono soltanto alcune tra le più conosciute, poche tra le molte esistenti), citiamo le seguenti:

Buso del Sprunk

località

M. Sprunk
Brutto Buso " Turcio
Buso di Busafonda " Valle di Campomulo
Buso dell'Orso " Turcio
Buso del Lardo " Campomezzavia