Congresso Speleologico Nazionale di Asiago

16 - 17 ottobre 1948

Comitato organizzatore

  1. dott. Giuseppe Costa - Sindaco di Asiago
  2. barone Carlo Franchetti - Presidente del Circolo speleologico Romano
  3. prof. Giuseppe Nangeroni - Presidente Comitato Scientifico CAI Milano
  4. sig. Giovanni Mornig - del Gruppo Triestino Speleologi
  5. dott. Vincenzo Fusco - Segretario Centro Speleologico Italiano
  6. dott. Giovanni Presa - Club Culturale Artistico di Asiago
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Programma

Sabato 16 ottobre

Ritrovo all'albergo Excelsior di Asiago.

  • Ore 14       Ricevimento ufficiale presso l'Autorità Municipale.
  • Ore 16       Prima seduta dei lavori del Congresso - Lettura relazioni.
  • Ore 19,30  Cena (Albergo Excelsior).
  • Ore 21       Proiezioni.
  • Ore 22       Seconda seduta lavori del Congresso.

Domenica 17 ottobre

  • Ore   7       Prima colazione.
  • Ore 7,30    Escursione in autopulman alle località di interesse speleologico, geologico, storico e turistico della zona.
  • Ore 10,30  Visita all'Osservatorio Astrofisico di Asiago (il più alto e più grande d'Europa).
  • Ore 11       Santa messa. 
  • Ore 12,30   Colazione.
  • Ore 14        Seduta di chiusura dei lavori del Congresso.

 


Escursione alle località di interesse scientifico, storico e turistico

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Itinerario

Asiago-Camporovere (Morena alla Tagliata-Tanzerloch)-Roana (Ponte di Roana)-Canove-Ponte sul Ghelpac-Strada del Bisele-Tresché Cesuna-Cesuna (Giacominderloch-Buco di Cesuna)-Asiago (Osservatorio Astronomico).

Descrizione

Si parte da Asiago puntando, come prima meta, alla voragine detta "Tanzerloch" lungo la strada Asiago-Camporovere-Lavarone.

Questa arteria, che congiunge l'Altopiano con il Trentino, ha una grande importanza storico-turistica. Essa infatti costeggia ad est tutta la Val d'Assa che fu sbocco naturale delle numerose calate dei Germani durante la gloriosa storia della Reggenza dei Sette Comuni. In particolare sono da ricordare le due invasioni dell'Altopiano di Asiago da parte di Sigismondo d'Austria nel 1447 e nel 1487. In ambedue queste invasioni vennero distrutte Asiago, Canove e Roana, nonostante l'eroica resistenza degli alpigiani, specialmente nella prima calata.

Più famosa ancora fu la resistenza contro l'imperatore Massimiliano (1508) che, volendo ambiziosamente instaurare l'impero Romano-Germanico, approfittando dell'inverno mite e senza neve, smantellò le difese della Val d'Assa con le sue artiglierie e saccheggiò Asiago, Rotzo, Roana, Gallio e Foza. L'imperatore non poté però scendere nella pianura veneta e dovette ritirarsi nel Trentino a causa delle perdite subite, sia per l'improvvisa caduta della neve, sia per la forte resistenza dei figli dell'Altopiano. L'anno successivo (1509) Massimiliano ritentò di attuare il suo disegno, con l'intento di vendicarsi una volta per tutte sui Sette Comuni, e ridiscese lungo la Val d'Assa. Ma, dopo essersi incuneato per qualche chilometro nella valle in località Restello le sue avanguardie vennero sgominate dai montanari guidati dal Cap. Angelo Caldogno. Questo primo successo determinò un successivo scontro con il grosso dell'esercito proveniente da Caldonazzo e Massimiliano venne ignominiosamente battuto. Da ultimo si ricorda che, sempre per la Val d'Assa, si sviluppò la famosa "Strafe Expedition" del 1916, condotta dal Gen. Conrad.

Appena sorpassato l'abitato di Camporovere, amena frazione adagiata ai piedi del mote Rasta, bella nelle sue linde case, la maggior parte delle quali da poco ricostruite dopo l'incendio distruttore dei nazi-fascisti nel 1944, si scende dall'automezzo e per un sentiero, si arriva al Tanzerloch. Etimologicamente il nome della notevole depressione imbutiforme significa "Buco delle danze". Infatti, secondo una antica leggenda, dove attualmente esiste la voragine, c'era una radura alla quale un giovane pastore era solito condurre il suo gregge. Una notte il pastore si svegliò e vide che nella radura streghe bellissime, cavalcanti scope, danzavano al chiaro di luna. Una strega si avvicinò, nella sua danza al pastore che osservava la fantastica scena e mentre stava per essere istintivamente abbracciato dal giovane, s'udì un pauroso boato. Il pastore cadde tramortito e, svegliatosi al mattino, vide con orrore che al posto della verde radura, c'era una voragine profonda. Poetica interpretazione di un fenomeno naturale.

Si ritorna sulla strada, si riprende l'automezzo e, costeggiando sempre la Val d'Assa, s'incontrano a monte i resti di un'enorme morena frontale, in corrispondenza di altra allo stesso livello al di là della Val d'Assa, alle spalle dell'abitato di Roana.

Si ritorna poi a Camporovere.

Da Camporovere si scende a Bivio Taliano e proseguendo verso Roana si scende lungo il fianco sinistro della Val d'Assa fino a giungere al famosoPonte di Roana, lungo 180 m. e profondo 80. Esso è di grande importanza perché congiunge i paesi ad est della valle con gli abitati ad ovest, verso la Val d'Astico. Si retrocede, e giunti al Bivio Taliano, si prosegue per Canove e si scende fino al ponte sul torrente Ghelpac. Seguendo il letto del Ghelpac si giunge in località Bisele. Questa zona è importante per notevoli giacimenti di marmi (lumachella e rosso) e per le recenti scoperte, dovute al Prof. G. Presa, di grotte e di abbondanti resti fossili di Ursus Spelaeus. A ciò si aggiunga l'aspetto geologico offerto dall'incisione stradale recentissima che mette allo scoperto una interessante stratigrafia, e le bellezze naturali della valle suggestivamente selvaggia.

Si ritorna al ponte sul Ghelpac, si sale a Tresché-Conca (Cavrari) e ci si dirige a Cesuna. Quì in prossimità della chiesa si trova la voragine detta "Giacominderloch". Poi, dopo aver attraversato il paese, notevole come stazione climatica per le sue numerose ville e i folti boschi vicini, e da dove si può godere la vista di quasi tutto l'Altopiano, si giunge alla voragine detta "Tamperloch" situata a circa 100 m. fuori della strada.

Si risale in automezzo, si giunge nuovamente a Canove, se ne oltrepassa l'abitato e si ritorna ad Asiago.

Altra meta, diversamente interessante, è l'osservatorio Astrofisicodipendente dall'Università di Padova, il più alto e il più grande d'Europa. Il magnifico telescopio, dello specchio parabolico di 120 cm. di diametro, è provvisto di due montature, una detta "newtoniana" e l'altra detta "cassegrain". Ci sono inoltre un cannocchiale di guida la cui lente misura 23 cm. di diametro e due cannocchiali cercatori minori. Tutto è mosso elettricamente con tre opportune velocità e pure elettricamente è mossa la cupola che pesa circa 50 tonnellate.


Centro Speleologico Italiano - Corso Italia 10 - Milano

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Attività svolta dal Centro Speleologico Italiano e compiti prefissi:

a) Sezione sperimentale materiale speleologico

Si propone di collaudare il materiale per esplorazioni speleologiche, ideando e suggerendo ai costruttori modifiche e miglioramenti o nuovi attrezzi. Con l'equipaggiamento così ottenuto vengono svolti corsi pratici di addestramento presso i Gruppi Grotte richiedenti ottenendo in tal modo un personale specializzato. É in corso l'addestramento con autorespiratori a bombole per il forzamento di sifoni.

Per iniziativa del Centro Speleologico Italiano e con la collaborazione del Gruppo Grotte di Milano, è stata aperta nel 1947 presso l'Istituto Gonzaga la prima scuola italiana di Speleologia diretta da C. Sommaruga e frequentata da studenti liceali e universitari. La scuola mira a formare speleologi completi culturalmente, fisicamente e moralmente da poter essere impiegati dalla scienza come sicuri collaboratori. Settimanalmente si tengono lezioni teoriche e pratiche di argomento scientifico, tecnico, sportivo, formativo, con esercitazioni in palestra e in caverna. Gli allievi speleologi devono poi svolgere determinati compiti assegnati e riferire oralmente e per iscritto sul loro operato. Particolare cura viene rivolta alla disciplina, al senso di responsabilità, all'accorto ardimento, alla meticolosità delle osservazioni scientifiche. Il corso è affiancato da uno di specializzazione in Entomologia tenuto da R. Sartorio, e sarà seguito da uno di Paleontologia Umana a cura della sez. Lombarda di Pal. Umana diretta da C. Maviglia e che comprende oltre a lezioni teoriche e pratiche, esercitazioni di scavi in Italia e campagne all'estero sotto la guida di valenti paletnologi italiani e stranieri.

b) Sezione catasto grotte

A cura dei compilatori qui precisati si è proceduto alla compilazione delle schede catastali per tutte le cavità di nuova scoperta od esplorazione, delle seguenti zone:

  1. Romagna (a cura di G. Mornig), 50 cavità
  2. Venezia Tridentina (a cura di C. Conci), completo 
  3. Lombardia Centrale: Gruppo delle Grigne (a cura di Servida e Focarile), completo; Zona S. Pellegrino Terme (a cura di Zanchi), completo; Provincia di Bergamo (a cura di L. Malanchini), completo 
  4. Lombardia Occidentale (a cura di C. Sommaruga), completo 
  5. Liguria (parziale) (a cura di Sanfilippo e Franciscolo) 
  6. Africa Orientale (a cura di G. Mornig), 33 cavità.

c) Sezione propaganda

Si attua nei seguenti modi:

  1. diffusione di opere tecniche, scientifiche e letterarie di carattere speleologico, che vengono suggerite ai privati, agli istituti, ai periodici, predisponendo per questi opportune recensioni;
  2. vaglio e controllo delle notizie da diramare a mezzo stampa su ricerche o esplorazioni speleologiche;
  3. divulgazione di articoli originali tecnici o letterari sui maggiori periodici italiani;
  4. consulenza a vari enti e privati sullo sfruttamento turistico delle grotte italiane;
  5. penetrazione presso associazioni giovanili mediante escursioni speleologiche, conferenze, lezioni, proiezioni, onde ottenere personale non improvvisato.

d) Sezione consulenza

Si provvede a fornire notizie, informazioni, dati di carattere tecnico, scientifico, bibliografico, agli enti o privati che le richiedono. A tale scopo è in corso di compilazione un completo Schedario bibliografico iniziato con le opere sulla Lombardia.

e) Sezione rapporti con l'estero

Si allacciano rapporti con istituti o privati, cultori di speleologia, residenti all'estero per scambio di notizie, dati materiale bibliografico, ecc.. Finora sono allacciati vari legami con la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti.

f) Sezione studi

É in corso la raccolta dei termini dialettali e stranieri di carattere speleologico, che verrà pubblicata onde servire di base per studi e ricerche di carattere toponomastico, tecnico, cartografico, folcloristico, ecc.. La loro distribuzione per zone permetterà di usarla per l'assegnazione di nomi a grotte nuove che non ne possiedono, evitando cervellotiche e poco serie definizioni.