1948 - Congresso Speleologico Nazionale Di Asiago ( VI ) "Sessanta anni dopo"

Autore: Giliano Carli Paris (Gruppo Speleologico Settecomuni)

Passarono di qua scarponi importanti...

Corre quest'anno il 90° anniversario della fine della Grande Guerra...

Si potrebbero dire tante cose. Ma preferisco scrivere che novant'anni fa accadde che una tromba suonò a Serravalle e tutti, come d'incanto, si fermarono... non si uccisero più.

Subito dopo, un fermento improvviso corse per tutta Italia. La vita riprese. Velocissima!

Ma continuarono inesorabili, le rovine della guerra, a far inciampare la povera gente! A distribuire ancora morte e dolore! Il popolo, così, dovette nuovamente armarsi di pazienza.

Ma chi è ricco inciampa di meno e, questo è certo, non perde mai il gusto di divertirsi!

E così, le donne di rango continuano a fumare lunghi bocchini d'ambra e ad indossare vestiti di lamé. Gli uomini non mollano il virile monocolo mentre guardano l'industria automobilistica torinese che sforna d'un tratto, non armi, ma vetture da sogno come la mitica FIAT 501.

Si fumano nei caffè e nei salotti le costose sigarette Serraglio e le Giubek.

Girardengo già nei primi mesi del 1918 vince la Milano - Sanremo e si riparla nuovamente di sport.

Riparte il calcio e subito troviamo l'Inter primo campione d'Italia del dopoguerra.

Nel Triveneto nascono società calcistiche come la Triestina e il Venezia.

Rispunta la voglia di turismo e il Touring Club Italiano è il gigante che a grandi passi accompagna la nuova Italia a conoscersi, visitando nel 1919 il nord est e i segni che vi ha lasciato la guerra, con una storica colonna d'auto dove trovano posto oltre milletrecento soci. Le tappe furono: Garda, Val Lagarina, Trento, Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico, Dolomiti, Cortina, lago di Misurina, le valli di Fassa e di Fiemme, Falzarego e il Pordoi.

L'anno successivo, il Touring Club Italiano, sempre guidato dal presidente Luigi Bertarelli, organizza una seconda Escursione Nazionale nella Venezia Tridentina, così chiamata, con circa cinquecento soci, con mete a Udine, Gemona, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume, Abbazia, Aquileia, Cervignano e le grotte di Postumia.

Già, Postumia... Una meraviglia della natura che fa sognare quei turisti, progettare...tanto che sette anni dopo nasce l'Istituto Italiano di Speleologia, un'ente di ricerca scientifica fondato dall'Azienda delle Reali Grotte Demaniali di Postumia.

Da ricordare che nel 1919, la delegazione governativa italiana composta da Orlando e Sonnino, aveva abbandonato Versailles per i disaccordi su Fiume. D'Annunzio, con un piccolo esercito di volontari, occupò la città contesa...

All'indomani di Caporetto, la reazione nazionale mosse i primi passi ai " Fasci politici futuristi" e niente di più naturale, quindi, che futuristi come Marinetti e Settimelli spianassero la strada a Mussolini e al suo fascismo. Presto, incendi a sedi di Partito e Camere del Lavoro, pestaggi, persecuzioni, delitti, caccia aperta ai " disfattisti"...

Grandezza e gloria della Patria erano il programma generico dei primi Fasci di Combattimento, da applicare subito! Del resto, era già applicata la miseria e la fame... Presto, una lunga dittatura che sfocerà nella seconda guerra mondiale...

Difatti, nel 1939 si inizia a sparare italiano. Di nuovo guerra e distruzioni. Presto l'Europa conoscerà orrori su orrori.

Finché arriva il giorno in cui una radio sostituisce la tromba di Serravalle e annuncia l'insurrezione, l'inizio della fine del nazifascismo.

L'Italia si guarda attorno. La vita riprende. Si cambia! Via il re e lo Statuto Albertino...sì alla Repubblica e alla Costituzione. Si ricomincia. E' il 1948.

Chi parte subito in cerca di lavoro e raggiunge la Francia, a Bordeaux, dove trova baracche e filo spinato...ancora baracche e filo spinato! «Ma presto torneremo a casa!». Frase detta e sentita mille volte qualche anno prima, mentre indossavano scarpe di pessimo cartone e camminavano nella neve!

Chi consolida la casa danneggiata, sistema il suo animo...chi inizia a intravedere, nei propri pensieri, un nuovo modo di vedere il mondo...

Vittorini e Pavese promuovono il movimento neorealista e incontrano su quella strada Levi, Rea, Calvino; registi come De Sica, Rossellini, Visconti; sceneggiatori come Zavattini, pittori come Guttuso...

La partecipazione straniera alla Biennale di Venezia del '48, la prima del dopoguerra, dà al mondo culturale, soprattutto ai giovani italiani, un immenso panorama informativo e un forte impulso alla ricerca del nuovo in qualsiasi direzione e settore.

E' quasi certo che sotto questa spinta sia sorto il Club Culturale Artistico di Asiago e da questo, sia nata la sezione "Gruppo Grotte".

Tutto questo, ha spinto ad imparare a parlare con altri, a confrontarsi, ad avere il coraggio di fare ricerca scientifica da autodidatti, a collaborare assieme: barbiere e direttore didattico, boscaiolo e impiegato comunale, preside e droghiere....Tutto questo per amore del territorio in cui si abita. Per i propri antichi lavori, per le proprie tradizioni. Per i racconti dei vecchi...per le leggende... per le grotte...Pensieri e azioni in movimento infine, che portano a frutto un naturale modo di creare lavoro, di muovere un'economia semplice, credibile.

Spostarsi da casa, dalla propria residenza, per passare qualche giorno di riposo, non è un modo di vivere recente dei nostri tempi! Le terme e le ville romane lo confermano, perché sparse per tutta Italia !

Ma in tempi moderni ci si sposta anche per visitare castelli, spiagge, mari, laghi, montagne, parchi, musei...

Questo, il Touring Club Italiano, lo sa bene e si adopera... E non si limita a organizzare gite, stampare carte stradali con interessanti itinerari automobilistici...

Ne è la conferma, il trovare nuovamente il Touring Club Italiano a capo, questa volta, del Centro Speleologico Italiano, che sceglie proprio Asiago come sede del Congresso Speleologico Nazionale, il primo del dopoguerra, che si tenne il 16/17 ottobre 1948, sotto le redini del dott. Vincenzo Fusco.

Divenne un Congresso di straordinaria importanza per il mondo speleologico. Difatti, il Congresso vota che si riorganizzino sia l'Istituto Italiano di Speleologia, già a Postumia (annessa l'anno prima alla Jugoslavia assieme ai paesi di Sesana e Lipizza), che il Catasto Nazionale delle Grotte d' Italia, rientrato in Italia dopo vent'anni di permanenza a Postumia, essendo stato lì trasferito nel 1928, con tutto il materiale della Società Speleologica Italiana.

Erano anni di un secondo dopoguerra in cui l'Altopiano di Asiago era già conosciuto per le sue bellezze paesaggistiche, come località carsica, terra di speleologi, " la più vicina al Carso Giuliano, tanto caro al cuore degli speleologi e degli italiani tutti " dirà il Dott. Fusco al Congresso. Un intimo e naturale gemellaggio fra il Carso e l'Altopiano...

Erano anche gli anni di un dopoguerra difficile, fatto di paesi distrutti, come furono pure distrutte numerose famiglie e antiche amicizie.

Ma l'uomo di allora seppe anche salvare un po' di tutto questo. Ha soprattutto salvato una piccola parte dell'animo serena, e fatto incuriosire ancor più gli occhi...

E così, si fantasticò presto della possibilità di trovare una grotta "tipo Postumia".

. L'Altopiano avrebbe preso così un giusto volo...senza contare un giusto turismo fatto di escursioni nel giallo-verde del tarassaco, sotto il grigio-celeste del cielo della neve e perché no, anche nel nerofumo degli interni dei rifugi alpini, a ripararsi dalla pioggia, ad ascoltare in silenzio gli improvvisi temporali...

Tanti anni fa, i nostri giovani vedevano l'Altopiano...

Studiavano e sognavano un territorio che solo pochi anni prima avevano percorso di corsa, con i mitra a tracolla e le bombe a mano alla cintola... e il cuore in gola!...

Le istituzioni come il Touring Club Italiano ed altre, anche se con sedi lontane, aristocratiche, borghesi, aiutavano, davano fiducia. Alla montagna e ai montanari che vi abitavano!

E portarono quassù uomini che erano o che divennero, in seguito, figure importanti... Come Anelli, Battaglia, Guareschi, Segre, Boegan, Mornig, Gortani ecc...

Già, il senatore Gortani per esempio... coprì la carica di conservatore al Museo Speleologico e di assistente all'Istituto Italiano di Speleologia presso le grotte di Postumia. Nel 1917 fu deputato della Carnia. Come ufficiale alpino fu al fronte nella grande guerra, combatté al Pal Grande, al Freikofl, a Passo Pramosio.

Alla Camera, riunitasi in segreto fra la decima e l'undicesima battaglia dell'Isonzo dopo una lunga pausa di vacanza, prese la parola e a muso duro, non era certo un socialista o un pacifista, denunciò le ingiustizie e le angherie frequenti e palesi contro l'esercito, stremato e male comandato...al quale loro, le autorità del Paese, rispondevano facendo giungere "riconoscenze" verbali ai combattenti. Nient'altro...

Ecco!

Questi personaggi, pionieri della speleologia moderna, forti, tenaci, irriducibili sognatori, erano quassù, ad Asiago, a promuovere la ricerca scientifica, indicando ai ragazzi ventenni di allora, i prati attorno a casa loro! Spiegando loro come quell'ambiente fosse prezioso. Terra sacra a quel tempo... ma da studiare, da difendere sempre.

Quegli scarponi importanti erano qui, a promuovere cultura per raccogliere cultura...

Questo novant'anni fa, appena usciti da una prima guerra mondiale...

Questo sessant'anni fa, appena usciti da una seconda guerra mondiale..

Per ricominciare di nuovo a vivere con qualcosa di nuovo nella testa...

Questo lo diciamo in questi giorni, ancora sgomenti e increduli per le avvisaglie della prima guerra immobiliare.


BIBLIOGRAFIA

  • Archivio Biblioteca Speleologica F. Anelli – Bologna
  • Archivio Biblioteca Speleologica O. Armellini - Asiago
  • Edoardo Pittalis, Sandro Comini, Francesco Josi, La nostra guerra, ed. del Gazzettino 1988
  • Luigi Salvatorelli e Giovanni Mira , Storia d'Italia nel periodo fascista, Mondatori 1972