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TUARLOCH - PASSAGGIO A SUD-EST
LA DIREZIONE E' QUELLA GIUSTA

Attività svolta Domenica, 19 Luglio 2015

Partecipanti: Elena, Jack, Nino

Dopo tutte quelle ore passate a scavare, dopo tutti quei sassi portati avanti e indietro, dopo tutto quell’aria contro e sopratutto dopo quella breccia aperta sull’aldilà oggi non si può non tornare al Tuarloch. Io, Nino e Jack, (di ritorno dal suo campo scout) scendiamo, decisi più che mai a passare oltre, dove speriamo attenderci qualcosa di importante. All’andata ne approfittiamo per sistemare l’armo in un paio di punti, giusto il tempo di piantare un paio di fix e fare un paio di nodi, poi si va diretti al meandro. Ormai il Tuarloch è diventato come una vecchia amica e la conosciamo abbastanza da sapere che, anche se sembra mancare pochissimo, ogni centimetro va conquistato e sudato, e i minuti diventano ben presto ore… ore che passiamo ad allargare, spostare, ripulire al meglio da tutto ciò che ci sembra potenzialmente instabile, con quella breccia sempre li, davanti a noi. La possiamo raggiungere e toccare… ma solo a lavoro ultimato la possiamo oltrepassare! Che storia sta grotta… manco a dirlo ci ritroviamo ancora una volta alla base di un bel camino ed esattamente di fronte a noi il meandro già intravisto la volta scorsa, evidentemente percorso dall’acqua che ne ha modellato la forma e approfondito la base fino a…perdindirindina!!! ma qui sotto c’è un pozzo!!!! Il rumore dei sassi suggerisce trattarsi di un pozzo piuttosto ampio, fondo forse 15 metri e con presenza di acqua… che musica per le nostre orecchie!!!! Esultiamo di gioia, ci sentiamo ripagati dei nostri sforzi e carichi più che mai per continuare l’avventura!!! Poco sopra, in parete, sembra esserci anche un altro meandro, sempre ostruito da grandi sassi che Nino prontamente rimuove. Jack si infila ma il viaggio è breve visto che sembra chiudere lì, poco male. Animati da tanta scoperta ci diamo subito da fare per rendere accessibile l’ingresso alla verticale. Come da copione anche questa discesa va meritata, ma per oggi ci accontentiamo di poter infilare la testa in quel pertugio e avere una visuale più chiara di quanto ci aspetta…raggiunto l’obiettivo possiamo cominciare a risalire verso l’esterno per festeggiare con i nostri amici questa splendida giornata al Tuarloch.


Scritto da

Elena

Elena Socio G.S.S. dal 2007

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