scavando al pekaloch
Partecipanti: Elena, Jack, Nino
Oggi il nostro obiettivo iniziale era quello di andare a scavare al Grittelloch. La giornata é molto calda e mentre ci inoltriamo nei boschi sulla strada che porta verso Camporossignolo vediamo che ogni radura e angolo di bosco é occupato da chiassose tribù di turisti venuti quassù per cercare un po di refrigerio dalla calura della pianura. Anche in prossimita`della,nostra grotta é pieno di gente. Decidiamo che non siamo in vena di dare spettacolo e dopo breve riflessione cambiamo grotta. A pochi chilometri da qui, oltre il Monte Corno in direzione di Asiago, c'è il Pekkaloch, una delle nostre grotte che presenta ancora qualche punto interrogativo. Rimontiamo in macchina e ci avviamo verso il Pian della Pekka dove parcheggiamo lungo la strada. Zaini e sacchi in spalla risaliamo il ripido sentiero che porta alla grotta che si apre un po in quota. Dopo un breve girovagare arriviamo all'ingresso che si presenta come una specie di sotano diuna quindicina di metri di diametro,molto spettacolare. Abbiamo con noi soltanto una corda da 30 che useremo nel,pozzo interno per cui dobbiamo scendere nel primo pozzo profondo una decina d metri in libera, cosa che facciamo con molta cautela. Mi faccio un giro negli ambienti che si aprono appena sotto l'ingresso cercando tra la frana ma non trovo niente. Raggiungo gli altri sotto al finestrone, armiamo il traverso e scendiamo. Giacomo non é mai stato qui e la bellezza di questi ambienti lo lascia di stucco. Giunti sul fondo mentre Elena cerca e trova i niphargus visti un paio di anni fa, io mi infilo nella saletta terminale scoperta l'ultima volta che siamo stati qui. Proprio come ricordavo,sul lato destro in alto per chi scende, si intravede del nero al di sopra duna bella frana sospesa. Mentresto iniziando ascavare vengo raggiunto da Jek e ci alterniamo nello scavo. La frana é molto instabile e noi ci siamo sotto. Con molta cautela in una mezzora apriamo uno stretto varco. Jek prova a passare ma non ce la fa. A questo punto ci prova Elena che, seppur a fatica, passa sbucando in un ambiente piuttosto basso e interamente riempito da frana che non lascia speranze. Purtroppo neanche oggi niente nuovo abisso. Peccato perché l'ingresso maestoso di questa grotta meritava una prosecuzione importate. Sarà per la prossima volta.
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