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RITORNO AL TUARLOCH
PROCEDONO LE OPERAZIONI DI RILIEVO

Attività svolta Martedì, 08 Dicembre 2015

Partecipanti: Elena, Jack, Nino

NINO_AL_LAVORO

Dopo un periodo di “stacco” dal Tuarloch, a causa della brutta frana che in modo così brusco aveva stroncato i nostri sogni, oggi, giornata dell’Immacolata, ci sentiamo pronti per un riavvicinamento. Ancora una volta siamo io, Jack e Nino, oggi “armato” anche di borsa da rilievo. In effetti… perché no? Sulla carta manca ancora tutta la “Via del Mariano” e avere la direzione di questo ramo sicuramente ci farebbe capire verso dove ci stiamo muovendo e magari ci potrebbe dare qualche indicazione sul dove proseguire… In più, rilevare richiede tempo e ti costringe a guardarti intorno con occhio attento per segnare quanti più particolari possibili, chissà mai che non ci sia sfuggito qualcosa…insomma, deciso: oggi giornata rilievo, sempre però portandoci appresso il materiale da scavo che se poi c’è il tempo ne approfittiamo. Così, mentre io e Nino, un punto dopo l’altro, stendiamo la poligonale e raccogliamo dati, Giacomo ne approfitta per scattare qualche foto e, a mo ‘di segugio, mettere il naso in ogni più piccolo anfratto. Certo e’ pazzesco… siamo stati in questa grotta decine e decine di volte, abbiamo esplorato, scavato, gioito e faticato…ormai conosciamo la disposizione di ogni sasso…eppure, ogni volta lo stupore è sempre lo stesso, è sempre come se fosse la prima volta, e ci guardiamo attorno quasi sperando di esserci dimenticati qualcosa, di un piccolo segnale,…in fondo in questa grotta è un po’ come essere dentro un pezzo di groviera, tanti buchi certo…ma quale sarà quello giusto??? Dopo oltre 40 battute di rilievo (le altre non si contano…) arriviamo all’attuale fondo, alla famosa frana, ed è triste vedere come dopo alcuni mesi passati a “metabolizzare” in realtà la visione sia rimasta esattamente la stessa: propria una frana di m….a!!!Perdindirindina….!!!! Ma dalla base del grande pozzo arriva il richiamo di Giacomo che sembra aver trovato qualcosa di interessante. Concludiamo il rilievo e, soddisfatti di aver portato a termine il lavoro, lo raggiungiamo. Lo troviamo impegnato a scavare in un pertugio, un piccolo passaggio parallelo a quello da cui siamo appena risaliti, e da cui sembra arrivare un certo movimento d’aria. In effetti l’avevamo intravisto la volta precedente ma avendo ben altro verso cui puntare non gli avevamo dato grande importanza. Per il poco tempo che ancora abbiamo a disposizione mettiamo in moto la macchina esplorativa. Aprendo un po’ si delinea davanti a noi un meandrino, non tanto lungo e nemmeno tanto ostico da allargare e di là come un sfondamento, senza dubbio un ambiente di discrete dimensioni. Per oggi certo non ci è possibile raggiungere quel vuoto, ma teniamo le nostre migliori aspettative per la prossima volta. Insomma, domenica sappiamo già cosa fare e chissà che qualcuno ce la mandi buona!


Scritto da

Elena

Elena Socio G.S.S. dal 2007

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