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La finestra della Giasara
L'esplorazione promette bene

Attività svolta Domenica, 06 Aprile 2014

Partecipanti: Elena, Jack, Nino

Dopo la “cronaca di una disostruzione mai nata” non potevamo lasciare ulteriormente in sospeso la famosa finestra della Giasara, perciò ecco che oggi si torna in quel di Conco, a metter su un nuovo cantiere di scavi. Al solito ritrovo ci siamo io, Giacomo (promotore dell’uscita di oggi) e inaspettatamente Nino, fresco (o per meglio dire caldo) di ferie in Egitto, che sfoggia un’abbronzatura da invidia. Visto che Nino può essere dei nostri solo per la mattinata ci muoviamo con 2 macchine e in breve raggiungiamo la grotta e la fatidica finestra. Come prima cosa dobbiamo riattrezzare la via in modo da non rischiare di rovinare la corda in fase di disaggio. Stavolta la punta da 8 c’è e armata di trapano salgo io a sistemare l’armo. Come sempre a farci compagnia la cascata d’acqua, ma la portata non è eccessiva e tutto sommato si riesce a lavorare senza bagnarsi. Ritornata alla cengia, che è praticamente il nostro campo base, Nino parte all’attacco. Purtroppo ha giusto il tempo di dare il via allo scavo, bere un bicchiere di thè in nostra compagnia e poi riprendere subito la via del ritorno per andare al lavoro. Rimasti in 2 ci alterniamo regolarmente nelle operazioni di scavo: dapprima uno sale e l’altro assiste dal basso, poi, una volta riusciti a infilarsi, uno sta “dentro” la finestra e l’altro fuori appeso in corda. Man mano che andiamo avanti l’emozione sale…in poco tempo davanti a noi si prospetta un bel meandro che non vediamo l’ora di riuscire a percorrere. Di sassi ne tiriamo fuori davvero tanti e il rumore che fanno mentre cadono nel pozzo ormai è una costante. Naturalmente al momento del riarmo completo del pozzo un bella pulizia sarà d’obbligo… Ormai ci siamo. Jack è per l’ennesima volta infilato nella finestra e mi chiede di raggiungerlo perché sembra sia arrivato il momento di passare. Non me lo faccio ripetere due volte e in tutta fretta lo raggiungo all’imbocco della finestra da dove lo osservo mentre prova a infilarsi avanti nel meandro, nonostante l’acqua in cui per forza di cose sarà costretto a bagnarsi…Il primo tentativo non va: troppo stretto…ma probabilmente è solo questione di imbraco, Perciò decide di tornare indietro e togliersi tutto. La situazione è piuttosto comica visto lo spazio ridotto che lo costringe a mosse da contorsionista…ecco, ci riprova…la sua luce e suoi piedi spariscono alla mia vista e mentre sono li ancora appesa in corda lo immagino andare oltre e attendo di sentirmi chiamare per provare anch’io a passare il “confine”…è questione di pochi infiniti attimi e sento Jack parlare… ma è solo un’imprecazione e subito dopo lo sento muoversi e suoi piedi ricompaiono…niente da fare, c’ è un altro punto in cui bisogna per forza allargare il passaggio. Probabilmente è destino che oggi non si passi, vorrà dire che fantasticheremo per un’altra settimana…e poi chissà che ora sarà? Le 18.30, le 19.00? Meglio riprendere armi e bagagli e uscire. Proprio mentre siamo entrambi sulla cengia in procinto di preparare i sacchi sentiamo la voce Nino che ci chiama…ma che succede?! Scopriamo che sono le 20.00 e che fuori, non avendo ancora avuto nostre notizie, si sono preoccupati, ragion per cui Nino e Loris hanno ben pensato di venire a vedere se era tutto a posto. Questi si che sono amici!!! Li rassicuriamo che è tutto ok e che stiamo per uscire e così facciamo (Nino mi lascia gentilmente la sua tikka all’attacco del pozzo visto che sono anche rimasta senza luce). Quando siamo cambiati, rifocillati e pronti per riprendere la via di casa ci raggiungono anche Marcone e Monica, allertati per il nostro “ritardo”. Che dire…è bello sapere di avere degli amici pronti a intervenire in caso di bisogno…grazie a tutti!!! Ecco così conclusa un’altra bellissima avventura che entrerà negli annali della nostra piccola storia e di cui speriamo di raccontarvi presto il seguito.


Scritto da

Elena

Elena Socio G.S.S. dal 2007

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Commenti (4)

  • Nino

    Nino

    08 Aprile 2014 at 19:44 |
    gerimo un pò in pensiero e simo vegnù xo come scheggie.tutto è bene quel che finisce bene. xe sta un bel giretto serale
  • patao

    patao

    08 Aprile 2014 at 20:30 |
    Senza orologio e con davanti delle prospettive veramente importanti e belle era impossibile arrivare a casa "presto".
    Per fortuna non siamo passati oltre altrimenti si tornava il giorno dopo.
    Ancora grazie a tutti.....
  • Monica Ravagli

    Monica Ravagli

    10 Aprile 2014 at 17:36 |
    Mi dovete la pizza del mio compleanno altre che!
  • claudio

    claudio

    11 Aprile 2014 at 19:52 |
    xè ora che passè par sto buso can dal porco così chissà che lexemo racconti un pò più lunghi...........complimenti braviii

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