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Grotte della zona sud
Verifica circolazione d'aria

Attività svolta Domenica, 18 Dicembre 2011

Partecipanti: Chiaretta, Giacomino, Mus, Nino

muss_giacomino

Reduci dalla cena sociale del Geo Bassano, decidiamo di non andare in grotta e viste le basse temperature, di farci un giro in zona Lusiana per vedere alcuni ingressi e verificarne la circolazione d'aria. Andiamo tutti con la Panda del Loris e via. La prima grotta che andiamo a vedere è l'Eisbintloch, dietro a Malga Camporossignolo. Si tratta di un buchetto nel terreno solitamente coperto da una lastra di marmo che si apre su di un pazzeto di 15 metri con una enorme e instabile frana sul fondo e che normalmente spara fuori un'aria pazzesca. Ne abbiamo più volte tentato la disostruzione e qualche anno fa, assieme agli amici del Trevisiol di Vicenza, abbiamo tirato su un po' di sassi con l'ausilio di un montacarichi da cantiere ma senza risultati. Arriviamo a Camporossignolo in un ambiente da fiaba,dove tutto è coperto da un trasparente straro di ghiaccio. Siamo a meno 2 o 3 gradi e stranamente dall'eisbintloch(che in cimbro significa "buco dell'aria fredda") esce solo un sottile filo d'aria. In verità ci aspettavamo che aspirasse in quanto questa estate soffiava bene. Proseguiamo in direzione di Lusiana e dopo qualche centinaio di metri notiamo a lato della strada un furgone blu da cui qualcuno sta scaricando dei sacchi speleo. Sono due ragazzi di Padova che stanno andando a farsi un giro all'Abisso est. Scambiamo due battute ed andiamo a vedere il Buso dela mulattiera che dista da qui meno di un chilometro. Si tratta di una fessura venuta alla luce durante la costruzione di una strada silvopastorale. Anche qua avevamo scavato molto una ventina di anni fa, poi il lavoro da fare ci era sembrato improbo ed avevamo desistito. Oggi dalla fessura esce mollta più aria che all'eisbint e ci ripromettiamo di tornare a rumegare in un prossimo futuro. Cambiamo zona e ci abbassiamo di quota scendendo verso gli Abri. Qui, aperta la botola veniamo investiti dal soffio del drago. Lasciamo cadere all'interno una manciata di foglie che vengono, come al solito, sparate verso il cielo come se all'interno della grotta fosse posizionato un potente ventilatore. Richiudiamo la botola e ci spostiamo al Falbalà nella vicina Val Moltrina,grotta che abbiamo scoperto nel gennaio 2011. Poca aria in uscita dall'ingresso alto e dato che ci siamo ne approfittiamo per stendere una poligonale di verifica tra i due ingressi di questa grotta e poi a casa


Scritto da

Nino

Nino Socio G.S.S. dal 1972 (Socio Fondatore del G.S.S.)

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