Falbalà - Disostruzione

La prima di Alessandro

L'altra settimana Nino è stato qua con la Chiaretta, io e molti altri avevamo altri impegni, il "vecchietto" non molla mai. Hanno fatto un bel lavoro allargando l'ingresso basso che in effetti era molto impegnativo.
Oggi con me, Monica, Marchetto Panda si è unito un giovine di Marostica che però si sente più trentino che Marosticense perché da sempre fa di tutto in ogni dove a parte il suo paese di origine: Alessandro. A portarlo nel gruppo è stata Monica che lo ha conosciuto nella protezione civile di Marostica. Il giovine e' un affezionados dei pompieri ha fatto anche dei corsi e sfoggia proprio la divisa dei pompieri come sottotuta per questa sua nuova avventura.
Per tutta la giornata ci siamo beccati, nostro malgrado, tutti i mille discorsi sulla protezione civile, abbiamo potuto anche constatare che Alessandro e' un ragazzo molto volenteroso e pieno di interessi. Bravo!
Io ho bene in mente cosa fare nel Falbalà, allargare tutto il cunicolo fin dall'inizio, prevale ancora una volta il "perché contorcerse" e diamo subito il via alle danze. Resto quasi subito abbastanza demoralizzato perche' nella mia mente il cunicolo era lungo solo qualche metro invece nella realtà (sto carogna) misura più di una decina di metri. Da ricordare anche che uno strano percolato (merda) scende dal soffitto e non e' che questo faccia poi una bella impressione. Adesso capisco anche perché Nino era un po' scettico, è come se avessimo parlato di due grotte diverse, qui c'è da fare veramente tanto ma visto che siamo qua, qualche metro di cunicolo ce lo leviamo di torno.
Si comincia ma proprio non vuole andare per il meglio, la roccia e' marcia e piena di fratture, difficilissima da rompere, non si riesce ad averla vinta e bisogna avere un sacco di pazienza. Anche Alessandro si da subito da fare e prende subito conoscenza degli arnesi da scavo.
Lavoriamo per diverse ore, spostiamo ai lati della stanzetta iniziale tutto il materiale che si trova in mezzo e quello nuovo di risulta del nostro infaticabile scavo.
In grotta ci sono pochi gradi sotto lo zero e chi resta fermo nella stanzetta si trasforma in un vero ghiacciolo in breve tempo, siamo demoralizzati per non dire altro, decidiamo di abbandonare l'impresa e di tornarcene a casa.
Che dire...ci abbiamo provato, il lavoro è sicuramente lungo ma io ho proprio voglia di vedere cosa c'è dopo la curva a destra! Chi vivrà vedrà!