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Buso Novo in Bertiaga

Attività svolta Domenica, 15 Dicembre 2013

Partecipanti: Alessandro, Nino

Già da qualche tempo, il nostro socio Ale Dal Ponte, mi raccontava che durante uno dei suoi tanti giri a ferro col radar aveva intravisto una fessura in zona monte Lempreche sul versante sud del Bertiaga, zona a noi molto cara. Fu così che sabato 15, in occasione dell'inaugurazione della mostra al museo dell'acqua ci siamo accordati per andare a vedere se veramente c'era qualcosa di interessante.Ci troviamo come sempre alla Fina verso le 9 meno un quarto,siamo solo in due, caffè e via di corsa perchè Ale deve aprire il museo alle 10. Saliamo verso il Bertiaga lungo la strada che ben conosciamo in direzione Tuar e Bertiagaloch. Giunti all'altezza del bivio della nuova strada che porta in Val dei Bonati Parcheggiamo in uno slargo e iniziamo a girovagare tra campi solcati e città di roccia che in questa zona sono davvero notevoli. IL tempo è splendido, fa quasi caldo e nel bosco di faggi nel quale ci stiamo inoltrando c'è solo qualche isolata chiazza di neve. Più che in dicembre sembra di essere in aprile e da un momento all'altro ci aspettiampo di sentire il canto del cuculo. Vediamo invece una grossa poiana che plana placida sopra sopra le nostre teste e va a posarsi in cima ad un abete vicino. La ricerca del buco, che si dovrebbe trovare a un centinaio di metri sotto strada, si rivela meno rapida del previsto e Ale salta come uno stambecco da un sasso all'altro. Il tempo stringe e quando,dopo un ampio giro, siamo quasi ritornati al punto di partenza capito per caso nel punto giusto, a non più di 20 metri dalla strada. Mi affaccio oltre la fessura che sembra sprofondare per tre metri circa, sposto alcuni rami che danno fastidio e vedo che sotto di me, appoggiata alla parete, c'è una rudimentale scala che dall'aspetto sembra piuttosto vecchia. Evidentemente non siamo i primi che si sono interssati a questa cavità e guardandoci meglio intorno notiamo, a pochi metri da noi, un muro a secco che sorreggie un piccolo terrazzamento artificiale. In questa zona, durante la guerra del 15, c'erano gli inglesi e non è detto che non abbiano usato la grotta come nascondiglio o magari come deposito. Purtroppo sono già le 10 e Alessandro deve correre al Kaberlaba per aprire il museo dell'acqua. Per il momento il buco con la scala rimarrà un mistero che comunque siamo intenzionati a svelare quanto prima.


Scritto da

Nino

Nino Socio G.S.S. dal 1972 (Socio Fondatore del G.S.S.)

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