Buso della neve di Granezza
Partecipanti: Mus, Nino
Negli ultimi tempi, mentre si scavava al corno,ci si chiedeva da dove venisse tutta quell'aria. In zona M.Corno ci doveva pur essere qualche grotta che facesse da ingresso alto. Allo scopo di individuare qualcosa di interessante sono andato a guardarmi i rilievi delle grotte che anni addietro abbiamo esplorato in zona. due in particolare hanno destato il mio interesse, grotte che io stesso avevo rilevato negli anni 80 ma che avevo completamente dimenticato: il Pekaloch e il Buso della neve di Granezza. Quest'ultimo in particolare si apre a lato della piana omonima e per andare a lavorare all'Hornerloch ci passiamo molto vicini. Un giorno di settembre,di ritorno da una delle tante uscite in questa grotta, decisi di fermarmi a granezza per cercare l'ingresso del "Buso della neve".Il primo tentativo andò a vuoto ma la settimana successiva andando in battuta con Elena riuscimmo a ritrovarlo. Della neve,un tempo perenne non c'era più traccia ma la grotta era imponente e a giudicare dai segni sul sentiero, anche molto visitata. Si tratta di una grande spaccatura profonda una trentina di metri con tre lati costituiti da pareti verticali mentre dal terzo si può scendere a piedi lungo una ripida china detritica. Dal fondo interamente occupato dalla frana si percepisce una circolazione di aria fredda ma la frana è talmente enorme da rendere improponibile un eventuale tentativo di scavo. Guardando in alto, potemmo notare due finestre che meritavano di essere viste. E veniamo ad oggi, i nostri compari sono tutti impegnati siamo soltanto io e Loris. Di andare al corno in due non è il caso perciò ripieghiamo su una visita alle finestre del Buso della neve di granezza. E' un lavoro che si deve fare per cui ci leviamo il pensiero,non si sa mai che non troviamo qualcosa di interessante. Arrivati all'ingresso ci portiamo sulla parte alta. Scopriamo subito che la finestra più alta, posta a pochi metri dall'orlo del pozzo, è collegata ad una galleria militare della prima guerra mondiale e perciò è certamente artificiale. La seconda finestra è situata una decina di metri più in basso. Ci attacchiamo ad un albero e scendiamo entrando nella finestra. Questa da su un pozzo interno abbastanza grande, mettiamo due fix e scendiamo per altri 15 metri dove uno scivolo franoso ci ricollega al grande salone principale. Purtroppo, nonostante questa parte di grotta sia molto bella non ci riserva altre sorprese.Per quanto riguarda l'indviiduazione di un possibile ingresso al sistema che ce si presume esita in zona Monte Corno, speriamo di avere più fortuna al Pekaloch che dal rilievo sembra molto interessante,sempre che si riesca a ritrovarlo.
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