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BONPRUKKALOCH
RILIEVO E DISOSTRUZIONE SOTTO LA PIOGGIA

Attività svolta Domenica, 05 Gennaio 2014

Partecipanti: Elena, Jack, Nino

SOTTO_LA_PIOGGIA
LAVORI_IN_SICUREZZA

Sono nel mio bel lettone e lo stato benefico che provo è dei migliori, dormo che è un piacere e la temperatura del mio giaciglio è perfetta. Suona la sveglia, si sente a malapena, non tanto per il mio profondo sonno ma perché sul finestrone che ho sopra alla testa batte una pioggia fortissima che per tutta la notte ha fatto da colonna sonora. Mi giro e con una manata spengo la sveglia, penso poi tra me e me: figurati se con questo tempo si va in grotta! Questo pensiero positivo dura veramente poco, penso subito ad Elena che è una che non molla mai, venerdì avevamo deciso che domenica si andava in grotta con qualsiasi tempo e anche se ieri non ho sentito nessuno mi sa che l’appuntamento è rimasto tale. Mi alzo e sperando ancora in un ripensamento, telefono a Nino: non risponde! Chiamo Elena e risulta non raggiungibile: merda, vuoi vedere che sta salendo su per il Costo. Lentamente mi preparo, nell’attesa di una telefonata chiarificatrice da parte di qualcuno dei miei compagni, niente! Sono le 9.00, richiamo Elena che mi da conferma dell’appuntamento e che lei si trova gia’ ad Asiago giù al Bar della Fina. Merda, devo proprio andare. Dopo 10 minuti sono all’appuntamento e Nino è già in compagnia di Elena. Rispettiamo tutto il rituale con l’eccezione che questa volta tutto è rallentato al massimo. Il tempo è infernale e lentamente cerchiamo di dare un senso alla giornata. Si era detto di andare al Tuarloch a fotografare e vedere la cascata, fino adesso sempre e solo sentita, mai vista. Oggi l’acqua c’è, questo è sicuro, manca però l’input per partire. Non ci affrettiamo sulla decisione e intanto, dopo il macchiatone, andiamo a comprarci dei panini e a guadagnar tempo. A un certo punto sembriamo decisi e partiamo alla volta di Lusiana, verso il Tuarloch, sul monte Bertiaga. Arriviamo nel nostro parcheggio e senza uscire dal furgone di Nino optiamo per una buona colazione iniziale e così diamo il via alla “sagra del panino con la porchetta”, condito con dell’ottima maionese, allietato dal fragorio della pioggia che cade continuamente copiosa sul tetto della vettura. Trovo anche il tempo di leggere il giornale e fare i soliti commenti sarcastici sulle notizie degli avvenimenti del nostro paese. Non c’è tanta voglia di cambiarsi e verso le 11.00 la decisione finale: andiamo al Bonprukkaloch la grottina scoperta una decina di giorni fa, che si trova a un chilometro da qua. Detto, fatto e dopo una mezzoretta siamo sul fondo (-8) di questa grotta pronti per vedere una ipotetica prosecuzione, fare foto e rilevare la cavità. In teoria la grotta doveva essere abbastanza asciutta ma per farvi capire la situazione vi dico solo che Nino si è portato dentro l’ombrello per riparare lui e il trapano nelle fasi di scavo. Lo scavo è veloce ma non porta a risultati rilevanti, io mi infilo in un meandro alto e forse porto a casa un punto di domanda su un cunicolo lungo 4 metri, abbastanza stretto con dei massi nel mezzo e dove in fondo si vede un poco di nero speranzoso. Di aria non ne abbiamo sentita per niente, ma la giornata di pioggia e temperature stabili non aiutano nella circostanza, Elena riesce in qualche modo a fare il rilievo su un blocco notes tutto bagnato (ci voleva l’attrezzatura da speleo sub). Facciamo anche un po’ di foto, la gotta per quanto piccola, è discretamente concrezionata e portare a casa delle immagini fa sempre piacere. Dopo un ora e mezza non ne possiamo più, siamo bagnati e infreddoliti fino alle ossa e così scappiamo a casa. Mentre ci cambiamo nel comodissimo furgone del Nino ci vengono delle strampalate idee e così prima di arrivare a casa, alle 17.00, andiamo a vedere un paio di grotte al Golf, la sorgente del kaltaprunno in Val D’Assa, una dolina in zona depuratore ad Asiago, una altra in zona Culi (vista su una foto scattata nel 1915 e adesso sparita) vicino al torrente Ghelpach.


Scritto da

Jack

Jack Socio G.S.S. dal 1990

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