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Aprile 2011
Riassunto di tutta l'attività svolta nell'aprile del 2011

Attività svolta Venerdì, 01 Aprile 2011

DOMENICA 17 APRILE: " GIASARA"

E' il mio compleanno e io lo voglio festeggiare in grotta.
A parte Loris, nessun altro risponde al mio appello.
Che facciamo? Io mi sento carico e il pensiero di "magnar fora na giornada" mi innervosisce non poco.
Ma chi se ne frega, va beh siamo solo in due, però giù in Giasara a sistemare il Petit Bistro sembra un ottima idea.
Siamo convinti! Fuori una bobina da 200 nuova e via a preparare un sacco con 70 metri di corda in caso si debba sostituire l'armo; trapano, fix, maillon e via verso Conco.
Stavolta non c'è Nino per cui non mi devo preoccupare sulla discussione che ci sarebbe sicuramente stata sulla strada migliore da fare per arrivare il più vicino possibile all'ingresso evitando nel contempo di incontrare contadini, proprietari terrieri, cavatori, cacciatori di cinghiali, stradini, cercatori di tartufi che avrebbero avuto qualcosa da dire sul fatto che noi stessimo attraversando in auto quella zona. Si sa, Nino è da sempre "un uomo a kilometro zero", l'ingresso delle grotte devono essere a bordo strada, magari in prossimità di parcheggio. Spesso si comporta come un navigatore satellitare impazzito che ti fa fare delle stradine allucinanti per "guadagnare" pochi metri.
Torniamo a noi!
Parcheggio comodo giù in contrada Pologni, paninetto seduti sugli scalini di una vecchia catapecchia, cerimonia della vestizione, spartizione dei sacchi e via verso quello che non sembra più essere ignoto. Arrivare sopra il Petit ormai è una passeggiata, Loris attacca il discensore e scende. Fa una decina di metri e si accorge che la corda è lesionata ;( molti lo avevano predetto visto la grande quantità di acqua e detriti che transitano in quel pozzo) risale e si decide di ripartire con la corda nuova. Ottima idea, basta aprire i maillon.... ecco appunto, aprire i maillon .... Merda non abbiamo con noi neppure un misero attrezzo per aprire quei moschettoni, tra l'altro il lavoro di ingrassaggio delle ghiere che si doveva sempre fare non è mai stato fatto e adesso pensare di dover sostituire l'armo dovendo continuamente togliere il discensore per usarlo come chiave inglese per allentare le ghiere ci sembra veramente un lavoro di m.....
Desistiamo! Così non si va proprio da nessuna parte!
Diamo allora un occhiata più attenta alla questione "pulizia del pozzo"!
Risposta dopo analisi attenta: " Da mettarse le man nei cavei".
Risposta dopo studi di fattibilità, calcoli strutturali, impatto ambientale, costo totale dell'opera: " da rimettarse le man nei cavei"!
Proprio così, intorno al pozzo c'è un po' di tutto sembra stabile ma non si sa per quanto, a Loris viene l'idea che si potrebbe piantare una serie di occhielli sulla roccia buona su cui inserire poi un cavo di acciaio che andrebbe ad imbragare i massi che si trovano a ridosso del pozzo, il lavoro sembra fattibile e acconsento, prendiamo qualche misura e ci avviamo un po' amareggiati a casa.
Ma no, non è finita mica qua, oggi abbiamo l'occhio critico e sotto il pozzo con le cascate altro momento di riflessione, conclusione: anche qui bisogna disarmare, togliere tutti i vari sassi sospesi nel nulla lanciandoli di sotto e riarmare il tutto per rendere il pozzo più sicuro.
Oggi più che speleologi impazienti di esplorare sembravamo di più due ispettori sulla sicurezza che girano per i cantieri e rompono i coglioni su ogni cosa.
Però va ben anca così!


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