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ABRISASSI
IL PIACERE DELLA NON-SCOPERTA

Attività svolta Domenica, 13 Settembre 2015

Partecipanti: Elena, Nino

Anche se per il momento non piove le previsione per oggi hanno messo acqua, quindi io e Nino decidiamo (ben volentieri) di andare agli Abrisassi a tentare l’esplorazione di una potenziale nuova via vista la volta scorsa da Giacomo sulla parte alta del lungo meandro che porta al P70. In effetti una piccola finestra invita a infilarsi in un meandrino di un paio di metri che sbuca in una specie di sala, un vuoto creatosi tra 2 strati inclinati paralleli. Dal soffitto pendono ancora i resti dei distaccamenti e al contrario della parte attiva della grotta questa zona è un po’ fangosa e ben presto le nostre tutte cambiano colore. Risaliamo a gattoni lungo il pavimento inclinato in una specie di canale il cui passaggio è occluso da qualche sasso che senza esitazione facciamo rotolare liberando la via. Passiamo oltre e ci affacciamo su uno sfondamento di 2-3 metri che però chiude, ma al di là di questa “interruzione” gli strati continuano la loro corsa inclinata e il soffitto sembra alzarsi. Nino supera con una semplice spaccata il pozzo mentre io…beh, mi arrangio come posso…l’importante è andare oltre! Qualche metro davanti a noi gli strati si avvicinano pericolosamente fino quasi a chiudere e i segni dello sfregamento sono piuttosto evidenti, ma non tutto è perduto! Un piccolo pertugio, segnato anche dal passaggio dell’acqua è rimasto aperto e affacciandosi si sente chiara e netta l’aria in faccia!!! Provo a infilarmi a dare un occhio e davanti a me la grotta sembra riaprirsi, diventare grande, molto grande e si sente chiaramente rumore d’acqua… ritorniamo subito indietro a recuperare il materiale da scavo e ci mettiamo all’opera. Se prima pensavamo di esser sporchi ora siamo proprio ridotti all’indecenza e facciamo fatica anche a distinguere gli attrezzi…sarà una goduria lavare tutta questa roba! Nel frattempo sentiamo il rumore d’acqua diventare sempre più forte e capiamo che fuori starà probabilmente piovendo. Allarghiamo quel tanto che ci consente di infilare la testa oltre il punto più ostico, quel tanto che ci permette di capire che, quello che avevamo inizialmente valutato come un gran meandro, in realtà è un camino con cascata d’acqua…a essere precisi non “un” ma “il” camino, quello che incontriamo strada facendo lungo lo stesso meandro… Che dire, certo non una grande scoperta ma comunque una meravigliosa giornata esplorativa in ottima compagnia.


Scritto da

Elena

Elena Socio G.S.S. dal 2007

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